Le streghe

Lo so, non bisognerebbe pubblicare tutto e tutto insieme, ma io così sto messa, scrivo e metto a posto quando posso, se una cosa mi ha insegnato la maternità è che chi ha tempo non aspetti tempo, una febbre un vomito un impedimento una catastrofe un disastro naturale un’esplosione atomica è sempre in agguato. Bisogna darsi di verso.

Insomma oggi ho letto questo articolo, e subito l’ho girato alle mie amiche più vicine, che conoscono Shirley Jackson, la potenza della sua scrittura e anche la sua vita infelice, la sua malattia mentale.

C’era un tempo tanti anni fa che in una delle mie tante odissee psicanalistico-psicologico cercavo di spiegare il mio disagio con Virginia Woolf. Non capisco, dicevo, perché Virginia Woolf può essere pazza perché è scrittrice, e invece io solo perché sono ingegnere sono condannata a non essere creduta.

Ora per fortuna questa fase è passata, del mio diritto alla follia ho preso possesso, ed è quindi il momento di passare all’upgrade. La stregaggine.

Shirley Jackson diceva di essere una strega

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vgalletta

Nata e cresciuta a Siracusa, ha trascorso parte dell'infanzia a Ozieri, in Sardegna, e da anni vive a Livorno. È laureata in ingegneria civile idraulica a Catania, materia in cui ha conseguito anche un dottorato di ricerca, e ha lavorato come ingegnere idraulico prima di intraprendere la carriera di scrittrice a tempo pieno. Ha scritto numerosi racconti pubblicati su riviste e quotidiani. Nel 2013 il monologo "Sutta al giardino" le è valso il premio per monologhi teatrali “Per Voce Sola” del Teatro della Tosse di Genova. Nel 2017 il suo romanzo inedito "Pelleossa" è arrivato tra i finalisti della III edizione del premio Neri Pozza. Con il romanzo "Le isole di Norman", già finalista alla XXVIII del Premio Calvino, ha vinto il Premio Campiello Opera Prima 2020. Il suo romanzo "Nina sull'argine", uscito a ottobre 2021 per minimum fax, è tra i 12 libri candidati al Premio Strega 2022.